Rose Villain: l’anima ribelle della nuova musica italiana
Ci sono artisti che seguono le regole, e poi ci sono artisti che le riscrivono. Rose Villain appartiene alla seconda categoria. Nata a Milano ma cresciuta artisticamente tra Los Angeles e New York, Rosa Luini — in arte Rose Villain — ha portato nella musica italiana qualcosa che mancava: una visione davvero internazionale, costruita con coerenza e coraggio.
La sua voce ha un tono riconoscibile, a metà tra dolcezza e inquietudine. I suoi testi raccontano storie intime, spesso oscure, che parlano di desideri, paure, relazioni complesse e rinascite. Ogni canzone è parte di un universo narrativo più grande, come un frammento di un film noir o di un fumetto post-moderno.
Il suo debutto discografico con Radio Gotham nel 2023 ha segnato un punto di svolta per il pop italiano. Con Radio Sakura (2024) e Radio Vega (2025), Rose ha costruito una trilogia concettuale in cui ogni album ha una sua identità precisa, ma tutti condividono la stessa impronta estetica: atmosfere cupe, produzione sofisticata e un’estetica visiva curata nei minimi dettagli.
Ma Rose Villain non è solo musica. È anche regista dei suoi videoclip, molti dei quali si distinguono per una fotografia ispirata al cinema americano, e imprenditrice nel settore beauty con il brand "Good Villain", una linea di cosmetici vegan e cruelty-free interamente made in Italy.
In un panorama musicale spesso appiattito da logiche di mercato, Rose rappresenta un’alternativa necessaria. È un’artista che osa, che sperimenta, e che mette la propria visione artistica al centro di tutto. Il suo successo è la prova che il pubblico italiano è pronto per una musica che sia anche racconto, estetica, identità.
Rose Villain non sta solo cantando: sta costruendo un mondo.