GROTTE DI FRASASSI
Le Grotte di Frasassi sono delle grotte carsiche sotterranee che si trovano all'interno del Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi (certificato con la Carta Europea del Turismo sostenibile) nel comune di Genga, in provincia di Ancona.
La scoperta delle Grotte di Frasassi risale al 25 settembre 1971 ad opera del gruppo speleologico del CAI di Ancona.
Nel 1972 viene costituito dal comune di Genga e dalla Provincia di Ancona il Consorzio Frasassi con l'obiettivo di salvaguardare e valorizzare il complesso delle Grotte di Frasassi.
All'interno delle cavità carsiche, si possono ammirare delle sculture naturali formatesi ad opera di stratificazioni calcaree nel corso di 190 milioni di anni; grazie all'opera dell'acqua e della roccia.
L'acqua, scorrendo sul calcare, discioglie piccole quantità di calcare e cadendo a terra, nel corso di uno stillicidio che dura millenni, le deposita e forma delle concrezioni di notevoli dimensioni e di forme a volte anche curiose.
Queste si dividono in stalagmiti (colonne che crescono progredendo dal basso verso l'alto) e stalattiti (che invece scendono dal soffitto delle cavità).
Le forme e le dimensioni di queste opere naturali hanno stimolato la fantasia degli speleologi, i quali dopo averle scoperte le hanno “battezzate”, denominandole in maniera curiosa; tra le stalattiti e le stalagmiti più famose ricordiamo: i “Giganti”, il “Cammello” e il “Dromedario”, l'”Orsa”, la “Madonnina”, la “Spada di Damocle” (stalattite di 7,40 m di altezza e 150 cm di diametro), “Cascate del Niagara”, la “Fetta di pancetta” e la “Fetta di lardo”, l' ”Obelisco” (stalagmite alta 15 m al centro della Sala 200), le “Canne d'Organo” (concrezioni conico-lamellari che se colpite risuonano), il “Castello delle Streghe”.
All'interno delle grotte sono presenti anche dei laghetti in cui ristagna l'acqua dello stillicidio e dei “pozzi”, cavità cilindriche profonde fino a 25 m che possono raccogliere l'acqua o convogliarla verso piani carsici inferiori.
La visita della grotta ha una durata di 70 minuti.
I gruppi sono accompagnati da guide professionali fornite dal Consorzio Frasassi.
Il percorso è lungo 1.500 metri; è ben attrezzato e facilmente accessibile.
La temperatura interna è di 14 °C costanti.
Le informazioni sulla storia della scoperta delle grotte è reperibile contattando il Gruppo Speleologico Marchigiano CAI di Ancona.
Poco lontano dalle grotte, sorge l'abbazia romanica di San Vittore delle Chiuse, risalente all'XI sec, una delle più importanti testimonianze dell'architettura romanica nelle Marche.
Il Museo speleo paleontologico e archeologico di Genga è allestito nel cenobio dell'Abbazia di San Vittore (XI secolo) e conserva il famoso ittiosauro di Genga, un rettile marino lungo circa 3 metri, dall'aspetto simile a un delfino, vissuto nel Giurassico superiore, circa 150 milioni di anni fa.