Duilio Pizzocchi: Il comico che ha fatto grande la provincia
Ci sono artisti che nascono nei riflettori. Altri, invece, nascono dal palco di un circolo Arci, da una sagra di paese, da un microfono gracchiante in radio. Duilio Pizzocchi, nome d’arte di Maurizio Pagliari, appartiene alla seconda categoria: quella dei comici che hanno conquistato il pubblico un sorriso alla volta.
La comicità di casa nostra
Bolognese DOC, classe 1957, Pizzocchi incarna l’essenza dell’umorismo emiliano: diretto, terra-terra, mai scontato. I suoi personaggi – dal pittore imbranato Duilio all’esoterica Zobeide, passando per l’arzillissima Nonna Novella – sono caricature dell’Italia popolare, fatte di accenti marcati, abitudini bizzarre e battute taglienti come il ragù della domenica.
La saggezza degli anziani (e dei camionisti)
Non è raro che uno sketch di Pizzocchi inizi con un "Sai cosa mi ha detto ieri la mi' zia?". E proprio lì, nella banalità del quotidiano, nasce la sua genialità. Le sue macchiette non sono mai macchine da gag, ma specchi distorti e teneri della realtà. Chi non ha mai incontrato una Nonna Novella in sala d’attesa? O un camionista logorroico come Ermete Bottazzi?
🎙️ Dal cabaret alla radio, fino al teatro
La sua carriera non è solo televisiva. È fatta di chilometri percorsi tra teatri, fiere e balere. Duilio è un animale da palcoscenico, ma anche un maestro del ritmo in radio (Il Manicomico, in onda per anni su Radio Italia Anni 60) e un volto riconoscibile nei backstage del cabaret nazionale.
Ha calcato i palchi di Zelig, del Maurizio Costanzo Show, e ha creato uno dei format live più longevi e amati: il Costipanzo Show, una parodia dissacrante dei talk show pomposi, con l’ironia disarmante della provincia.
Un attore comico (ma non solo)
Negli anni, Pizzocchi si è affacciato anche al cinema. In film come Baciato dalla fortuna, Rapito o Acqua e anice, ha mostrato un volto più maturo, a tratti malinconico, dimostrando che la comicità è solo una delle sue corde.
Nel 2020 ha pubblicato il libro Fuori scena, un mix di gag e riflessioni personali, un po’ diario, un po’ manuale comico da leggere tutto d’un fiato.
L’eredità di un comico autentico
In un’epoca dove la comicità è sempre più digitale, spesso effimera, Duilio Pizzocchi resta un baluardo di autenticità. La sua risata non è mai costruita, ma nasce dal rapporto diretto col pubblico, da quel linguaggio condiviso che solo chi ha calcato i palchi per decenni può padroneggiare.
È un comico che non rincorre la moda, ma che ha dato forma e dignità all’umorismo di provincia. E forse è proprio per questo che continua a riempire teatri e piazze, con la stessa voglia di ridere e far ridere di sempre.
Duilio Pizzocchi non è solo un comico. È un narratore popolare, un artigiano della risata, un interprete dei tic e delle stranezze dell’Italia vera. Che lo si ascolti in radio, in TV o dal vivo, ciò che resta è la sensazione di aver riso... con qualcuno che conosci da sempre.