BENVENUTI NELLE NURSERY CORALLINE
Titouan Bernicot, nel 2017, decise di fondare Coral Gardeners e fare della ripopolazione delle barriere coralline l'obiettivo della sua vita, coltivando organismi molto resistenti (i super-coralli) in vivai sottomarini da piantare successivamente in varie parti della Terra.
Lui, in queste zone sperdute del Pacifico, ci è nato: per esempio su Google Maps, l'isola di Ahe non è altro che un puntino attorniato da migliaia di chilometri di mare.
La nursery corallina viene più volte definita dal suo creatore come la realizzazione del suo "sogno infantile", quello di un bambino che vive su un'isola, convinto che il cambiamento del mondo possa cominciare riparando un ramo di corallo spezzato.
Quando nel 2015 Bernicot notò che i coralli, da rossi, stavano volgendo al bianco, capì che stava succedendo qualcosa di grave.
"L'ufficio" di Titouan, in cinque anni, è riuscito a mettere insieme una squadra di 25 persone composta da biologi, attivisti e amanti del mare.
Il loro obiettivo è frenare la scomparsa delle barriere coralline, ad oggi il 50%: se la tendenza non dovesse invertirsi, entro il 2050 la percentuale potrebbe salire al 90%.
La maggior parte del lavoro viene svolta nell'isola Mo'orea, la cosiddetta altra Tahiti, dove tutto ebbe inizio.
Per ora i coralli piantati da Coral sono a quota 25 mila, di cui un terzo solo nell'anno scorso; i collaboratori di Bernicot lavorano, o hanno lavorato, anche in Canada, Turchia e Francia.
La crescita del progetto di Bernicot sta passando anche attraverso il coinvolgimento di partner importanti come North Sails, che a Coral Gardeners ha dedicato una capsule collection, i cui pezzi vengono indossati nel corso delle missioni, ispirata al mare e realizzata con materiali tutti riciclati.
Anche personaggi dello spettacolo hanno manifestato il loro sostegno: Jack Johnson, l'attore Jason Momoa e lewis Hamilton.